Cittadini che partecipano ai lavori del gruppo "Cuggiono Democratica"
4 Aprile 2011
Nel comune di Bernate, a confine con Boffalora, è in costruzione una centrale a biomassa, siamo andati ad assistere alla conferenza su questo tema tenuta dal prof.Tamino (docente di Biologia a Padova) e organizzata dai gruppi di opposizione dei 2 comuni interessati.
Condividiamo con voi che leggete , in modo molto schematico, quanto ascoltato.
A proposito della Centrale a biomassa:
potenza elettrica di 999Kw el/h
previsto consumo di 17.080 tonnellate all'anno di biomassa, principalmente insilato di mais, di cui almeno il 50,1% da produzione propria (al fine di ricevere gli incentivi previsti)
presunti 3.653 m3 di fumi nei limiti di legge, emessi ogni ora
il totale di alcune pericolose sostanze emesse ogni anno risulta essere : 0,3 tonnellate di polveri sottili più altre polveri secondarie, 13,5 ton di Nox, 12 ton di SO2, 4,5 ton COT (Carbonio Organico Totale)
Non ci è chiaro l'impatto sul territorio del traffico pesante.
Queste alcune considerazioni fatte in conferenza
La centrale in questione produrrebbe CO2 di origine agricola, quindi non viene considerata, ma valutando tutte le attività, compreso il trasporto della biomassa, il risultato finale sarebbe l'emissione in atmosfera di CO2.
Per quanto riguarda le emissioni di sostanze pericolose in un anno,risulterebbe un impatto pesante sul territorio, le persone che lo abitano e l'avifauna residente. Inoltre, le
emissioni di Nox (13,5 ton/anno) e SO2 (12 ton/anno) in atmosfera si combinerebbero dando origine a piogge acide.
Visto che la maggior parte del terreno dove l'azienda produrrebbe biomassa in proprio, è in affitto ed il contratto scadrà nel 2013, sorge spontanea la domanda su cosa brucerebbe se dovesse avere problemi.
In generale
L'Italia ha una potenza elettrica installata doppia rispetto a quanto utilizza, in particolare la regione Lombardia ha dichiarato l'autosufficienza. Non può essere quindi il bisogno di energia elettrica, il motivo per cui costruire centrali a biomassa o altro sul nostro territorio. A maggior ragione visto che il bilancio energetico della centrale in questione, rischia di essere negativo.
La realizzazione ed il funzionamento della centrale risultano vantaggiosi alla proprietà grazie agli incentivi che lo Stato assegna alle fonti rinnovabili. È un meccanismo distorto, contestato da più parti, in primo luogo da chi sostiene le fonti rinnovabili nel settore energetico.
Il 90% della biomassa bruciata risulta essere produzione agricola, non ha senso ed è eticamente scorretto, a maggior ragione in vista dell'EXPO,utilizzare prodotti alimentari per produrre gas invece che cibo.
Considerato che l'azienda non utilizzerebbe l'impianto per soddisfare bisogni interni alla stessa e visto tutto quanto scritto sopra, si tratterebbe di un'operazione puramente economica i cui vantaggi risulterebbero a capo dei proprietari e tutti i danni ricadrebbero sul territorio e gli abitanti della zona.
Dopo avere assistito alla conferenza, preoccupati, abbiamo presentato un 'interrogazione in consiglio comunale (la risposta ci verrà data nel prossimo). Vogliamo sapere cosa ha detto il Parco del Ticino, se il nostro comune era a conoscenza della cosa e se ha intenzione di farsi sentire in qualche modo presso gli altri enti.
Consiglieri di Cuggiono Democratica