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Cittadini che partecipano ai lavori del gruppo "Cuggiono Democratica"

Blog di Cuggiono Democratica

Una doverosa risposta a una lettera che pone molti quesiti:la scottante questione della mensa scolastica.

Una doverosa risposta a una lettera che pone molti quesiti:la scottante questione della mensa scolastica.

Alle famiglie degli alunni iscritti alle scuole di Cuggiono e Castelletto

e all’ attenzione di tutti i cittadini

 

Cari genitori e alunni,

è desiderio di Cuggiono Democratica fare maggiore chiarezza sulla lettera che l’Assessore Tresoldi ha distribuito nelle scuole, in merito ai “servizi” e ai “cambiamenti” apportati dalla nuova amministrazione.

La prima precisazione da fare è che il passaggio della gestione della refezione scolastica da SIR a Cir Food, non è decisione dell’attuale amministrazione. La precedente amministrazione di Cuggiono Democratica, scaduto l’appalto, aveva indetto il bando che si è chiuso nel mese di aprile e che ha avuto Cir Food come vincitore dell’appalto che è stato assegnato a metà giugno dalla preposta commissione tecnica. Nella valutazione delle offerte pervenute come capirete non ci sono decisioni politiche, ma semplicemente l’applicazione dei criteri di valutazione stabiliti dal Comune e delle leggi che regolamentano i bandi. L’ass. Tresoldi e l’attuale amministrazione di certo non hanno avuto alcun ruolo.

Fatta questa doverosa precisazione, veniamo al contenuto della lettera.

L’Assessore elenca una serie di “migliorie” che hanno causato un aumento dei costi per il Comune. Vediamo una per una queste migliorie.

-Si sostiene che per la prima volta verranno impiegati prodotti a km0 e alimenti biologici. Niente di più falso, questi prodotti, come alunni, genitori e insegnanti ben sanno, erano già inseriti nei menù della mensa.

-Si proclama “La qualità e gli standard qualitativi del servizio saranno costantemente monitorati e garantiti da un tecnologo alimentare esperto”. Bene, per chi non lo sapesse, e evidentemente non lo sanno neanche in amministrazione, il tecnologo alimentare è già presente da diversi anni.

Quindi, ricapitolando, l’assessore dice che i costi per il Comune sono aumentati proprio a causa di queste migliorie e noi abbiamo appurato che queste citate non sono migliorie, perché sono servizi già in atto.

Ma quindi questo aumento??? Come è giustificato? E soprattutto, come mai si sottolinea che, nonostante l’aumento dei costi, il Comune non cambierà le tariffe dei buoni pasto, quando invece è ormai noto che è stata fatta una variazione che aumenta i buoni pasto solamente della fascia più bassa da 0.50 a 1.14, più del doppio. Un aumento sensibile se si considera la fascia a cui si rivolge. Ci chiediamo, a monte delle considerazioni fatte prima, che cosa giustifica tale aumento.

La giustificazione, che riteniamo non sufficiente a chiarire la vicenda, è che aumenteranno i controlli sulle famiglie inadempienti, a cui seguirà, dopo i dovuti solleciti, l’annullamento del servizio.

Ora, tralasciando i discorsi sulla poca attenzione e tatto nell’allontanare un bambino da un servizio non solo utile, ma che è tempo-scuola e ha anche uno scopo educativo e formativo importante, vorremmo sottolineare che la precedente amministrazione ha sempre svolto i controlli e agito di conseguenza, ma prestando particolare attenzione alla sensibilità del bambino e ai bisogni della famiglia in difficoltà.

I controlli hanno sempre dimostrato che si, ci sono famiglie inadempienti appartenenti alla fascia più bassa, ma che non sono la maggior parte di essi, molti appartengono ad altre fasce con redditi maggiori.

L’aumento del buono pasto, che grava significativamente sulle tasche di cittadini in difficoltà, non andrà minimamente a coprire eventuali costi per il Comune. Questa manovra rimane, a nostro avviso, assolutamente ingiustificata e del tutto inutile. L’attuale Amministrazione, sempre che non aumenti poi il costo dei buoni, pensa di far pagare l’aumento solo ai più deboli; questo è economicamente insensato e inefficace poiché riguarda meno di 50 famiglie su 500, amministrativamente insensato e socialmente riprovevole. A meno che il suo scopo non sia proprio quello di attuare una politica non più attenta ai bisogni dei più deboli ma attenta soprattutto a propagande e slogan populisti.

 

il gruppo Cuggiono Democratica

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